La rievocazione del Palio dell’Assunta, il 15 di agosto, è una corsa equestre tra le Contrade cittadine, preceduta da un’articolata e affascinante coreografia, che risale al secolo XII. Fermo conserva una forte attenzione per i sapori autentici, tramandando una ricca tradizione di gastronomia locale: i Vincisgrassi, sorta di lasagne create nel Settecento in onore del generale austriaco Windisch-Graetz e dolci ghiottonerie come la Cicerchiata e le Frappe allo sciroppo, tipica delizia del Carnevale. – www.cavalcatadellassunta.it
STORIA – Dalla classica forma “a piramide”, Fermo si staglia su un rilievo ad appena 7 km dall’Adriatico: è una delle capitali delle Basse Marche, che una volta si chiamavano, significativamente, Marca Firmana. Dell’epoca picena, o comunque pre-romana, si conserva un tratto della Muraglia costituita con enormi blocchi di pietra; con i Romani la città diventa l’importante Firmum Picenum, meritevole di opere ingenti come le Cisterne del I sec. d.C. Sono i Longobardi a dare un nuovo assetto territoriale, creando l’esteso Ducato Fermano, ma anche il seguente dominio dei Franchi. Dall’XI al XII secolo, si assiste al passaggio dei poteri effettivi al Vescovo, che poi concede l’autonomia comunale. Nel ’300 avviene la riorganizzazione complessiva dello Stato della Chiesa ad opera del cardinale Albornoz: Fermo è Civitas Magna e si assicura una sessantina di castelli in un’area dal Maceratese all’Abruzzo. Un Papa che dà ulteriore importanza alla città, dopo esserne stato vescovo, è Sisto V, nel ’500: se ne ammira un noto bronzo celebrativo nella Piazza del Popolo.
EDIFICI STORICI – Di particolare interesse sono le moli di S. Francesco e S. Domenico, tra romanico e gotico, mentre il suggestivo impianto di S. Martino è ora adibito ad auditorium. Gli esterni dell’Oratorio di S. Monica sono del ’400, di S. Agostino di un secolo prima e di S. Zenone del 1100. Il Teatro dell’Aquila, di fine ’700, è stato recentemente restaurato e vanta una capienza di quasi 900 posti. La Cattedrale, dedicata all’Assunta, presenta varie fasi di costruzione. L’antica basilica paleocristiana venne sostituita da una chiesa trecentesca di cui restano la facciata, la prima campata e il corpo inferiore del campanile. Il resto dell’edificio è stato ricostruito nel ’700, l’interno è in stile neoclassico. Sono da vedere, inoltre, la Torre Matteucci, del 1100, e il Palazzo Azzolino, costruito su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane.